Difficoltà: E
Provviste: almeno 1l e mezzo di acqua a testa, e una buona quantità di cibo ( panini, frutta secca...)
Attrezzatura: L'escursione può richiedere un imbrago da ferrata.
Descrizione: L'escursione parte dall' cosiddetto rifugio Tita Piaz vicino a Sauris. Il percorso comincia su un sentiero sterrato del sentiero naturalistico "Tizian Weiss" e prosegue con una leggera salita fino a un parcheggio situato a 500m dalla partenza, dopo il parcheggio il percorso prosegue con dei sali scendi in alcuni punti con una notevole pendenza, lungo il percorso si possono notare alcune particolari formazioni di roccia ( vedi foto ). Dopo circa 40 min. di camminata si arriva a casera tintina che è sempre aperte di conseguenza è possibile dormirci. Dopo la casera si incontra un bivio che sale verso sinistra, ignoratelo e proseguite dritti fino a un prossimo bivio. Il primo dei due porta alla punta dell' uccello in minor tempo ma noi proseguiamo sull' altro sentiero con il numero 233. il sentiero continua con una pendenza costante, ed è in prevalenza in mezzo all' erba che a causa di una scarsa cura e alta. Lungo il sentiero si incontreranno anche delle panchine posizionate vicino alla statuetta della madonna. Dopo la statuetta si proseguirà fino a raggiungere un' altro bivio imbocchiamo la strada che porta sulla punta dell' uccello. Per arrivarci e necessario anche un piccolo pezzo di ferrata alto non più di tre metri e notevolmente semplice. Il sentiero prosegue fino alla punta dell' uccello e continua lungo una cresta. La stradina poi scenderà leggermente per girare attorno ad un monte poi salirà drasticamente per raggiungere un altro bivio. Al bivio sceglieremo la strada che porta verso il basso che all' inizio avrà un tratto con un cavo a causa del sentiero stretto e strapiombante (sconsigliato a chi soffre di vertigini). Dopo il tratto di cavo si prosegue per circa un ora in continua discesa su ghiaia fino alla casera tintina dove ci sarà anche una sorgente d'acqua.
Tempo totale: 5:00 ore per allenamento medio; 6:00 per allenamento scarso
E a chi non basta: Prima di scendere all' ultimo bivio c'è la possibilità di salire sul monte Tinisa:
Invece di scendere bisogna seguire l'indicazione del CAI che porta sul monte Tinisa. Dopo una cortissima passeggiata si raggiunge il primo vero punto di ferrata, stando attenti che nessuno stia scendendo ci assicuriamo sui cavi e saliamo questa parete che è all' incirca un secondo grado (difficoltà di scalata). Dopo questi circa quindici metri di salita si raggiunge un altro tratto di camminata che presenta alcune difficoltà e portano alla seconda e ultima ferrata un po più lunga della prima, saliamo. Alla fine di questa ferrata si raggiunge la vetta che è alquanto panoramica e bella. La discesa non presenta difficoltà è possibile percorrere tutte le ferrate di ritorno senza l'aiuto del cavo ma per chi non se la sente e legittimo usarlo.
foto di harimau
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